Per la rimozione dell’amianto è possibile beneficiare di incentivi? Sul punto ha fatto chiarezza il Fisco, spiegando che è possibile detrarre le spese sostenute per interventi finalizzati alla bonifica dall’amianto, eseguiti su singole unità immobiliari e su parti comuni di edifici residenziali, senza che sia necessario un intervento di recupero del patrimonio edilizio. Vediamo nel dettaglio quanto è stato chiarito.
A Fisco Oggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, è stato domandato: “Vorrei sapere se sono detraibili le spese per la rimozione e sostituzione di eternit da un’unità facente parte dell’abitazione principale appena acquistata”.
Incentivi per bonificare dall’amianto
Nel fornire la sua risposta, il Fisco ha confermato la detraibilità delle spese sostenute per interventi, eseguiti su singole unità immobiliari e su parti comuni di edifici residenziali, finalizzati alla bonifica dall’amianto (art. 16-bis, comma 1, lett. l, del Tuir).
È stato poi sottolineato che, “come ha più volte precisato l’Agenzia delle Entrate, gli interventi di bonifica risultano agevolabili indipendentemente dalla categoria edilizia in cui gli stessi rientrano e la detrazione spetta a prescindere dalla realizzazione di un intervento di recupero del patrimonio edilizio. Ad esempio, è possibile portare in detrazione anche soltanto le spese sostenute per il trasporto dell’amianto in discarica da parte di aziende specializzate”.
È possibile dunque detrarre al 50% le spese sostenute per lavori destinati alla bonifica dall’amianto su singole unità immobiliari e parti comuni di edifici residenziali, a prescindere dalla realizzazione di un intervento più ampio di ristrutturazione edilizia.
A stabilirlo l’articolo 16 bis del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir), “Detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici”.